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venerdì 6 settembre 2013

NO alla guerra in Siria

Questo post apparentemente esula dall'argomento el blog. Ma leggete, non è così.

Si fa sensibilizzazione dell'opinione pubblica circa lo sfruttamento degli animali per i test dei cosmetici, la scomparsa di alcune specie protette, la raccolta differenziata, la riduzione dell'inquinamento con l'uso dei mezzi pubblici, le diete per prevenire le malattie. 
Le rubriche dei Tg grondano di battaglie animaliste, salutiste e altre informazioni. Ma di quelle persone che sono costrette a rifugiarsi in tende perché a casa loro (se ce l'hanno sempre) la situazione è insostenibile, quanto se ne parla? Adesso i riflettori si stanno accendendo sulla Siria. Ma quante guerre, quanti rifugiati, quanti profughi, quanti orfani ci sono?

Inoltre si dovrebbe finirla di guardare all'America come fonte di ispirazione. Veniamo da una cultura antica fondata sul diritto, con radici cristiane e quindi di accoglienza, di sguardo puntato sul Bene comune; abbiamo un Papa che sta lavorando in modo diplomatico, per evitare il ragionamento perverso secondo il quale per "punire" chi ha fatto 3000 morti se ne debbano fare almeno il doppio. Non è quella la via da perseguire, non è quella la nostra natura.

Dobbiamo RIFONDARE la nostra cultura e il nostro modo di intendere la politica su altri valori, non più sul gas, sul petrolio, sul guadagno, sullo sfruttamento dell'altro.

Qual è allora la cellula che può far ripartire questo motore rotto? La FAMIGLIA. 
La persona sperimenta l'appartenenza a una comunità familiare che lo accoglie e lo ama; le famiglie sperimentino l'appartenenza a una comunità sociale che le accoglie e le ama; la comunità sociale si sente parte di uno Stato che accoglie e ama le diverse comunità da cui è costituito... e così via, senza che NESSUNO sia SOLO e possa dare spazio a quel mostro che si chiama PECCATO e che si vuole nutrire delle nostre azioni. 

Perdono, Misericordia: sono parole che il Papa ripete spesso - e che la Chiesa da duemila anni fa echeggiare nelle chiese e nel mondo. CONVERSIONE è quello per cui dobbiamo pregare, specialmente domani insieme al Papa.

Perché la guerra è un mostro che non deve esistere. Più.


       Il campo profughi di Yayladagi, in Turchia, al confine con la Siria. (Gregorio Borgia, Ap/Lapresse)

Potete seguire i fatti su www.internazionale.it e su http://www.osservatoreromano.va

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