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martedì 24 dicembre 2013

C'è una chiesetta, amor...



C'è una chiesetta, amor,
nascosta in mezzo ai fior,
dove m'hai dato un bacio a primavera
ricordi quella sera ancor?
T'aspetterò laggiù,
sotto le stelle d'or;
ti stringerò più forte sul mio cuore
e non ti lascerò mai più.
Si schiuderanno le rose,
mentre tu verrai da me.
Canterà il vento le cose
più belle per te ...
C'è una chiesetta, amor,
nascosta in mezzo ai fior,
t'aspetterò laggiù sotto le stelle
e non ti lascerò mai più.

Bimba t'ho sognato tanto;
credi, penso solo a te.
Presso la chiesetta
ora t'incontrerò
e con me per sempre
ti terrò.

C'è una chiesetta, amor,
nascosta in mezzo ai fior,
dove m'hai dato un bacio a primavera
ricordi quella sera ancor?
T'aspetterò laggiù,
sotto le stelle d'or;
ti stringerò più forte sul mio cuore
e non ti lascerò mai più.
Si schiuderanno le rose,
mentre tu verrai da me.
Canterà il vento le cose
più belle per te ...
C'è una chiesetta, amor,
nascosta in mezzo ai fior,
t'aspetterò laggiù sotto le stelle
e non ti lascerò mai più.

venerdì 13 dicembre 2013

Ti vedo dopo Messa (1965) - amore Sì!




Ti vedo dopo Messa
faremo quattro passi
così vedranno tutti chi sei
Gli amici finalmente
e tutta l'altra gente
andranno a dirlo subito ai tuoi

A casa tua verrò
- seriamente -
del nostro amor parlerò
- seriamente -
quello che ho detto farò 
io ti sposerò

Ti vedo dopo Messa 
ricorda la promessa
se tanto tanto bene mi vuoi
Tra un anno in questa chiesa
diventeremo sposi
per questo oggi prega per noi

Ciao entra prima di me
- ciao amore -
fa' come fossi con te
- ciao amore -
vai sorridente perché 
io ti sposerò
io ti sposerò

Fiori d'arancio...
amore sì...
Viaggio di nozze...
amore sì...
La nostra casa...
amore sì...

Amore sì...
Sì!

(Vittorio Inzaina)




giovedì 12 dicembre 2013

'a Rogna.

Come dicono a Roma, "Er più pulito c'ha la rogna".
Ora, essendo la rogna una malattia che proviene dallo scarso igiene, per usare un eufemismo, e colpendo prevalentemente gli animali randagi, possiamo immaginare come siano quelli che nel proverbio sono "meno puliti". Altro che rogna.
Un altro modo di dire capitolino, che si può usare in varie circostanze, è "portare rogna".
Più nello specifico, si porta rogna quando all'amico che ha parcheggiato sulle strisce blu senza esporre regolare tagliandino, si dice "qui passano spesso i vigili e fanno le multe" (sarebbe senso civico tirare fuori dalla tasca il nostro euro del carrello); si porta rogna quando al collega di studi che ci confessa prima di entrare in sede d'esame di non avercela fatta a studiare l'ultimo capitolo, si dice "chiede sempre quello" (invece di fargli, per spirito cameratistico, un breve riassunto da far vergognare il Signor Bignami).



La rogna, stando a quanto detto, non è una cosa bella.

Eppure, più mi guardo e mi guardo in giro, non c'è malattia più diffusa. In senso astratto, certo.

Siamo tutti un po' randagi, confessiamolo, e il nostro desiderio più grande è trovare una cuccia calda - o da scaldare, magari per qualcuno di speciale. Vorremmo tutti accocolarci, invece siamo spelacchiati vestiti con gli orrendi cappottini chitch che i padroni di turno ci fanno indossare - o almeno così crediamo.

I miei conoscenti per esempio (...parlare in prima persona non è mai carino...) sono rognosisissimi: una non vuole confessare a uno che l'ama e resta sull'"amarsi un po'", senza decidersi; un'altra si aspetta di essere amata e cerca di incastrare il suo uomo con giochetti verbali niente male, trascinandolo solo nella confusione; un'altro racconta a tutti le sue gesta gonfiandole come mongolfiere; un altro si consola con il lavoro, fuggendo dalle responsabilità della famiglia; altri ancora se la suonano e se la cantano fra loro, pensando che solo loro hanno ragione, solo loro sono i puri, solo loro hanno capito tutto (non sanno che così capiscono ancora meno).

E via dicendo, la rogna ce l'attacchiamo di continuo, tutti, ce la passiamo con una parola, con un'azione fatta male, con un gesto mancato, con un rancore serbato.

Ma guardiamoci bene e smettiamo di farci del male. Hanno inventato un sistema che la rogna la toglie definitivamente: si chiama Battesimo. 
Ma come? E allora come mai i battezzati spesso sono i più...rognosi?

Beh, perché per fortuna il Battesimo non piega la volontà e come si può far del bene, si può anche far del male.

Corriamo dal nostro Veterinario di fiducia, il confessore, inginocchiamoci, consegniamo la nostra rogna... ed usciremo ripuliti, con il pelo luminoso e scodinzolanti.




"Tante persone oggi non capiscono la dimensione ecclesiale del perdono, perché domina l`individualismo, il soggettivismo, e anche noi cristiani ne risentiamo. Certo, Dio perdona ogni peccatore pentito, personalmente, ma il cristiano è legato a Cristo, e Cristo è unito alla Chiesa. Per noi cristiani c`è un dono in più, e c`è anche un impegno in più: passare umilmente attraverso il ministero ecclesiale"

Papa Francesco 20/11/2013